🥩 𝐓𝐨𝐦𝐚𝐡𝐚𝐰𝐤: 𝐔𝐧 𝐓𝐚𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐂𝐡𝐞 𝐔𝐫𝐥𝐚 𝐏𝐨𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 La Tomahawk è il trionfo della carne senza compromessi. Se la costata rappresenta un equilibrio perfetto tra grasso e muscolo, e il filetto un esempio di tenerezza aristocratica, la Tomahawk si distingue per la sua indole carnale e selvaggia. La marmorizzazione è la sua firma. Le venature di grasso, più evidenti e generose rispetto a quelle della costata, si intrecciano nella carne come un disegno naturale. Questo grasso non è solo un elemento estetico, ma il segreto della sua consistenza unica: sotto il calore della cottura, si scioglie lentamente, irrorando la carne e rendendola incredibilmente succosa. Ogni boccone è un’esplosione di sapore burroso, amplificato da quella dolcezza che solo il grasso può donare. A differenza del filetto, che si affida alla sua tenerezza vellutata ma quasi timida, la Tomahawk è robusta e audace. La sua consistenza è più fibrosa, ma mai dura; ogni morso ha quella resistenza carnosa che regala una soddisfazione viscerale. È carne che si lascia masticare, che si fa sentire sotto i denti, e che si completa con la cremosità del grasso che si scioglie in bocca, rivestendo il palato in un abbraccio caldo e persistente. Il taglio stesso è un capolavoro di equilibrio tra muscolo e grasso. L’osso lungo funge da manico, non solo aggiungendo teatralità alla presentazione, ma contribuendo a una distribuzione uniforme del calore durante la cottura. Questo permette alla carne di raggiungere una perfetta caramellizzazione esterna, con una crosta affumicata che racchiude un interno tenero, rosso e vibrante. La Tomahawk è carne che si rifiuta di essere discreta. È più grassa del filetto, più opulenta della costata, ed è proprio in questa abbondanza che risiede la sua forza. Non è un taglio per chi cerca la perfezione asettica: è per chi vuole assaporare ogni sfumatura di sapore e consistenza, per chi desidera una carne che sappia parlare con intensità e passione. Quella in foto è del 𝐑𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐄𝐥 𝐏𝐚𝐬𝐨. 𝐋𝐮𝐜𝐜𝐚 ——— #riccardofranchini_piatti #riccardofranchini_storie_di_cibo #riccardofranchini_carne

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🥩 𝐓𝐨𝐦𝐚𝐡𝐚𝐰𝐤: 𝐔𝐧 𝐓𝐚𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐂𝐡𝐞 𝐔𝐫𝐥𝐚 𝐏𝐨𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚

La Tomahawk è il trionfo della carne senza compromessi. Se la costata rappresenta un equilibrio perfetto tra grasso e muscolo, e il filetto un esempio di tenerezza aristocratica, la Tomahawk si distingue per la sua indole carnale e selvaggia.

La marmorizzazione è la sua firma. Le venature di grasso, più evidenti e generose rispetto a quelle della costata, si intrecciano nella carne come un disegno naturale. Questo grasso non è solo un elemento estetico, ma il segreto della sua consistenza unica: sotto il calore della cottura, si scioglie lentamente, irrorando la carne e rendendola incredibilmente succosa. Ogni boccone è un’esplosione di sapore burroso, amplificato da quella dolcezza che solo il grasso può donare.

A differenza del filetto, che si affida alla sua tenerezza vellutata ma quasi timida, la Tomahawk è robusta e audace. La sua consistenza è più fibrosa, ma mai dura; ogni morso ha quella resistenza carnosa che regala una soddisfazione viscerale. È carne che si lascia masticare, che si fa sentire sotto i denti, e che si completa con la cremosità del grasso che si scioglie in bocca, rivestendo il palato in un abbraccio caldo e persistente.

Il taglio stesso è un capolavoro di equilibrio tra muscolo e grasso. L’osso lungo funge da manico, non solo aggiungendo teatralità alla presentazione, ma contribuendo a una distribuzione uniforme del calore durante la cottura. Questo permette alla carne di raggiungere una perfetta caramellizzazione esterna, con una crosta affumicata che racchiude un interno tenero, rosso e vibrante.

La Tomahawk è carne che si rifiuta di essere discreta. È più grassa del filetto, più opulenta della costata, ed è proprio in questa abbondanza che risiede la sua forza. Non è un taglio per chi cerca la perfezione asettica: è per chi vuole assaporare ogni sfumatura di sapore e consistenza, per chi desidera una carne che sappia parlare con intensità e passione.

Quella in foto è del 𝐑𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐄𝐥 𝐏𝐚𝐬𝐨. 𝐋𝐮𝐜𝐜𝐚

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