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👆🍰 𝐋𝐚 𝐓𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐑𝐢𝐬𝐨. 𝐌𝐚𝐬𝐬𝐞𝐬𝐞 𝐨 𝐂𝐚𝐫𝐫𝐚𝐫𝐢𝐧𝐚?
In Foto quella mangiata a Carrara. Differenze con quella Massese?
La torta di riso, quel delizioso, discusso e apparentemente innocuo dolce tipico di Massa e Carrara, che è in realtà una bomba calorica di latte, riso, uova e zucchero. Ma attenzione: non è solo un dessert. È un’ossessione, un campo di battaglia, un inno alla rivalità gastronomica che divide città, frazioni e persino famiglie.
Ogni casa ha la sua versione “perfetta”, ognuno con il proprio segreto di famiglia: un pizzico di sale qua, una caramella alla menta là (sì, davvero), e soprattutto la scelta del liquore. Alchermes, Sassolino, Strega, Rum Fantasia… un giro alcolico che potrebbe mandare KO anche il più navigato dei pasticceri. Ah, e non pensare che una scelta valga l’altra: ci sono ricette precise anche per queste “pozioni” segrete. Chi sbaglia dosi o combina gli ingredienti male, rischia la damnatio memoriae gastronomica.
Le discussioni su quale sia la migliore torta di riso non sono solo folklore, sono guerre di campanile. Avenza? Sicuri di essere i migliori. Mirteto? “La nostra è sacra!” Gragnana? San Michele approverebbe solo la loro versione. E non dimentichiamoci i puristi di Bedizzano, che fanno sparire quasi il riso dalla torta (eresia? Genio? Non si sa). I colonnatesi, però, non vogliono avere niente a che fare con questa storia. Troppo impegnati a idolatrare il loro lardo IGP. Per il resto, che mangino riso!
Competizioni, sagre, degustazioni, e persino battaglie sui social network sono all’ordine del giorno. C’è chi sostiene che la vera torta di riso si faccia solo seguendo antiche ricette, che spesso variano solo di un paio di uova. E sì, anche il numero di uova è una questione da prendere dannatamente sul serio: otto uova? Sei un dilettante. Dieci? Ora cominciamo a ragionare. Dodici o più? Solo per temerari.
La storia? Certo, la torta di riso moderna è figlia della borghesia marmifera carrarese del tardo Ottocento. Grazie a loro, ingredienti come zucchero e riso, un tempo lussi inaccessibili, sono diventati protagonisti di questo dolce. Ma non azzardarti a dirlo troppo forte a qualcuno di Massa: la rivalità con Carrara è tanto forte quanto la sua tradizione dolciaria.
In conclusione, se ti capita di incrociare una fetta di questa torta nei forni locali, assaporala con riverenza. Evita di fare troppe domande su quale sia la migliore, a meno che tu non voglia ritrovarti al centro di un infuocato dibattito secolare. La torta di riso non è uno scherzo, è una passione travolgente, da gustare come si vivono i migliori momenti della vita: senza freni.
E quella in foto che torta è?
#riccardofranchini_storie_di_cibo
