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👆🍷 𝐏𝐢𝐬𝐭𝐨𝐢𝐚. Signore e signori, buongustai e affamati cronici, oggi vi porto in un viaggio culinario nella Pistoia più autentica. Preparate le papille, perché stanno per fare bungee jumping nel sapore anche le scimmie allo zoo.
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- 𝐈𝐥 𝐂𝐚𝐫𝐜𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 – 𝐄𝐯𝐚𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐥 𝐠𝐮𝐬𝐭𝐨!
Altro che Alcatraz: questa zuppa rustica a base di pane raffermo, pomodoro, cipolla e basilico ti fa evadere dalla noia del solito pranzo. Nata tra le mura (forse) del carcere, oggi è libertà allo stato puro per chi ama i sapori veri. Il suo motto? Pane duro, cuore tenero.
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- 𝐌𝐚𝐜𝐜𝐡𝐞𝐫𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐚𝐭𝐫𝐚 – 𝐋𝐚 𝐝𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐢 𝐭𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢
Pasta all’uovo con un sugo d’anatra così buono che ti viene voglia di chiamarlo “signor sugo”. È il re delle tavolate domenicali pistoiesi, e appena lo assaggi senti tua nonna che ti guarda fiera anche se non è la tua nonna.
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- 𝐙𝐮𝐩𝐩𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐢𝐬𝐭𝐨𝐢𝐞𝐬𝐞 – 𝐋𝐚 𝐫𝐢𝐛𝐨𝐥𝐥𝐢𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐩𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐚 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐚
Prendi il pane raffermo, buttaci dentro cavolo nero, fagioli, patate, amore e magia nera. Falla ribollire, e BOOM: hai una zuppa che riscalda l’anima più di un abbraccio con la coperta elettrica. La vera comfort food toscana che ti fa dimenticare le calorie.
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- 𝐅𝐚𝐫𝐢𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐚𝐯𝐨𝐥𝐨 𝐧𝐞𝐫𝐨 – 𝐑𝐨𝐛𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐢 𝐟𝐚 𝐜𝐚𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢
Rustica, calda, cremosa e incavolata… nel senso che c’è il cavolo nero! Un piatto che urla “TOSCANA!” con l’accento forte, e ti fa venir voglia di andare nei campi a scrivere poesie e a suonare la vita.
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- 𝐂𝐨𝐫𝐨𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧 𝐁𝐚𝐫𝐭𝐨𝐥𝐨𝐦𝐞𝐨 – 𝐈𝐥 𝐝𝐨𝐥𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐨 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐫𝐞.
Non è solo un biscotto intrecciato. È un rito, un simbolo. Si regala ai bambini il 24 agosto, per la festa del santo. Zucchero, anice, mani che impastano come una volta. Sa di forno, di nonna, di attese e premi. È tradizione che si mangia con le dita e si ricorda con il cuore.
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