โค๏ธ ๐“๐จ๐ฌ๐œ๐š๐ง๐š: ๐Ÿ๐ŸŽ ๐œ๐ข๐ญ๐ญ๐šฬ€ ๐œ๐จ๐ฆ๐ž ๐Ÿ๐ŸŽ ๐›๐ข๐œ๐œ๐ก๐ข๐ž๐ซ๐ข ๐๐ข ๐ซ๐จ๐ฌ๐ฌ๐จ. ๐๐ž๐ฏ๐ข, ๐ญ๐ข ๐ฉ๐ž๐ซ๐๐ข, ๐ซ๐ž๐ฌ๐ญ๐ข. Non cercare la Toscana nei depliant. Non la troverai in un agriturismo con piscina o in un calice fotografato troppo bene. La trovi nei silenzi storti dei borghi, nelle rughe dei contadini, nelle mani sporche di chi impasta da 50 anni, nei colori, suoni e scorci che non avresti mai immaginato di vivere. ๐Ÿ. ๐…๐ข๐ซ๐ž๐ง๐ณ๐ž โ€“ ๐‹โ€™๐€๐ซ๐ญ๐ž ๐ญ๐ข ๐ฆ๐š๐ง๐ ๐ข๐š ๐ฏ๐ข๐ฏ๐จ ๐Œ๐จ๐จ๐: Maledettamente viva, dannatamente bella Firenze รจ pornografia culturale: troppo, troppo bella, troppo intensa, troppo tutto. Cโ€™รจ arte ovunque, anche nel modo in cui una nonna ti serve un piatto di cibreo come se stesse esponendo un Botticelli. Passeggi negli Uffizi con i piedi a pezzi e gli occhi lucidi, poi ti sporchi le mani di lampredotto in un vicolo pieno di bestemmie e poesia. Firenze non รจ una cittร . รˆ un affondo. E non sempre esci indenne. โธป ๐Ÿ. ๐‹๐ฎ๐œ๐œ๐š โ€“ ๐’๐ข๐ฅ๐ž๐ง๐ณ๐ข๐จ ๐ž๐ฅ๐ž๐ ๐š๐ง๐ญ๐ž ๐ž ๐Ÿ๐จ๐ฅ๐ฅ๐ข๐š ๐ฆ๐จ๐ง๐๐ข๐š๐ฅ๐ž ๐Œ๐จ๐จ๐: Rinascimento interiore, sottovoce, poi boom! festival e follia Lucca non grida. Lucca sussurra. รˆ la cittร  che si chiude e si apre, delle mura che non difendono piรน ma abbracciano, dei silenzi che ti fanno riflettere. รˆ educata, gentile, un tรจ delle cinque con vista sulla storia. Ma attenzione: Lucca ha una doppia vita. In estate si scatena con il Lucca Summer Festival: Rolling Stones, Dylan, Nick Cave che cantano sotto le stelle e tu che non capisci piรน se sei in Toscana o in un sogno mondiale. Poi arriva lโ€™autunno, e Lucca esplode: Lucca Comics & Games. Migliaia di persone travestite da tutto e niente, anime, supereroi, samurai e stregoni invadono le strade della fantasia. Lucca รจ come un manga illustrato da Piero della Francesca. โธป ๐Ÿ‘. ๐’๐ข๐ž๐ง๐š โ€“ ๐Œ๐ž๐๐ข๐จ๐ž๐ฏ๐จ ๐ž ๐Ÿ๐ฎ๐ซ๐จ๐ซ๐ž ๐Œ๐จ๐จ๐: Fanatica, teatrale, ultraterrena Siena รจ bella come un colpo di scena. Non ti accoglie, ti giudica. Le sue contrade si odiano e si amano con la passione dei romanzi russi. Il Palio non รจ un evento: รจ una guerra rituale. E tu, turista, sei solo un intruso con la bocca aperta. Mangia un piatto di pici cacio e pepe, bevi un Chianti Classico e guarda la piazza: non รจ uno spettacolo, รจ una religione laica, fatta di tamburi, cavalli e furore. โธป 4. ๐‹๐ข๐ฏ๐จ๐ซ๐ง๐จ โ€“ ๐ˆ๐ซ๐จ๐ง๐ข๐š ๐ฌ๐š๐ฅ๐š๐ญ๐š ๐ž ๐š๐ง๐š๐ซ๐œ๐ก๐ข๐š ๐Ÿ๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐š ๐Œ๐จ๐จ๐: Punk col cuore tenero Livorno รจ quella cugina ruvida che ti offre una sigaretta e poi ti abbraccia forte. Qui il mare รจ vero, la gente dice parolacce meglio di quanto tu sappia pregare, e il cacciucco ha piรน carattere di te. Niente musei da cartolina. Ma cโ€™รจ Modigliani, cโ€™รจ la lotta di classe, cโ€™รจ la poesia nei moli e negli sguardi furbi dei pescatori. Livorno non รจ gentile. รˆ onesta. E oggi รจ un lusso. โธป ๐Ÿ“. ๐๐ข๐ž๐ง๐ณ๐š โ€“ ๐‹๐š ๐ฉ๐ž๐ซ๐Ÿ๐ž๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž ๐ฉ๐ฎ๐ณ๐ณ๐š ๐๐ข ๐Ÿ๐จ๐ซ๐ฆ๐š๐ ๐ ๐ข๐จ ๐Œ๐จ๐จ๐: Dolcezza architettonica + estasi casearia Pienza รจ un sogno di pietra disegnato da un Papa con manie di simmetria. Troppo bella per essere vera. E poi arriva lโ€™odore: pecorino in tutte le sue declinazioni, fresco, stagionato, al fieno, alle noci. Cammini tra botteghe che sembrano boutique del gusto e ti senti in colpa per quanto sei felice. Pienza ti dice che anche la perfezione puรฒ essere commestibile. E dannatamente grassa. โธป ๐Ÿ”. ๐Œ๐จ๐ง๐ญ๐ž๐ฉ๐ฎ๐ฅ๐œ๐ข๐š๐ง๐จ โ€“ ๐‹๐ฎ๐ฌ๐ฌ๐ฎ๐ซ๐ข๐š ๐ข๐ง ๐›๐จ๐ญ๐ญ๐ข๐ ๐ฅ๐ข๐š ๐Œ๐จ๐จ๐: Euforia aristocratica alcolica In questa cittร  il vino non รจ solo buono. รˆ sensuale. รˆ una trappola benedetta. Bevi un Vino Nobile con un vecchio contadino che ti racconta di quando ancora si pestava lโ€™uva a piedi, e senti che qualcosa dentro si scioglie. Le colline sembrano sussurrare, i cipressi ti giudicano, il cinghiale ti tenta. Montepulciano รจ la decadenza fatta panorama. โธป ๐Ÿ•. ๐๐ข๐ญ๐ข๐ ๐ฅ๐ข๐š๐ง๐จ โ€“ ๐๐ข๐ž๐ญ๐ซ๐š ๐ž ๐ฆ๐ข๐ฌ๐ญ๐ž๐ซ๐จ ๐Œ๐จ๐จ๐: Mistico, verticale, sospeso nel tempo Pitigliano sembra scolpita dalla luna. Ti appare allโ€™improvviso come un miraggio scolpito nel tufo, e ti inchioda. Qui cammini tra cantine etrusche, sinagoghe antiche, profumi di erbe dimenticate. Pitigliano non parla. Ti osserva. E tu, per una volta, smetti di fotografare. E ascolti. โธป ๐Ÿ–. ๐’๐š๐ง ๐†๐ข๐ฆ๐ข๐ ๐ง๐š๐ง๐จ โ€“ ๐“๐จ๐ซ๐ซ๐ข, ๐ ๐ž๐ฅ๐š๐ญ๐จ ๐ž ๐ญ๐ฎ๐ซ๐ข๐ฌ๐ฆ๐จ ๐š๐ซ๐ฆ๐š๐ญ๐จ ๐Œ๐จ๐จ๐: Verticale e fotogenica, ma con unโ€™anima (se la cerchi) San Gimignano รจ bella da far schifo. E infatti tutti ci vanno. Torri medievali, strade acciottolate, il miglior gelato del mondo (dicono). Ma se ti fermi oltre le 18, quando i pullman spariscono, la cittร  respira di nuovo. Bevi una Vernaccia in silenzio guardando il tramonto sulla Val dโ€™Elsa e capisci che San Gimignano non รจ una trappola. รˆ una diva che si spoglia solo dopo cena. โธป ๐Ÿ—. ๐€๐ซ๐ž๐ณ๐ณ๐จ โ€“ ๐Ž๐ซ๐จ, ๐ฌ๐ข๐ฅ๐ž๐ง๐ณ๐ข ๐ž ๐œ๐ข๐ง๐ž๐ฆ๐š ๐ฌ๐ž๐ฉ๐จ๐ฅ๐ญ๐จ ๐ฌ๐จ๐ญ๐ญ๐จ ๐ข ๐ฉ๐จ๐ซ๐ญ๐ข๐œ๐ข ๐Œ๐จ๐จ๐: Nobile malinconia con flash di genio toscano Arezzo รจ una dama antica che ha visto troppo. Non grida, ti guarda da sopra gli occhiali e continua a leggere Vasari. Cโ€™รจ lโ€™oro: quello vero, che scintilla nelle botteghe degli artigiani, e quello narrativo, inciso nei palazzi silenziosi che fanno da quinte a โ€œLa Vita รจ Bellaโ€ di Benigni. Il centro profuma di storia e polvere nobile, con unโ€™aria che sa di letteratura, antiquariato e dolce decadenza. Poi, quando non te lโ€™aspetti, Arezzo ti sferra un colpo basso: una trattoria sconosciuta, un piatto di acquacotta, un bicchiere sincero. E ti chiedi: perchรฉ non sono venuto prima? โธป ๐Ÿ๐ŸŽ. ๐•๐จ๐ฅ๐ญ๐ž๐ซ๐ซ๐š โ€“ ๐‹๐š ๐“๐จ๐ฌ๐œ๐š๐ง๐š ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐š ๐œ๐ก๐ž ๐ž๐ฌ๐ข๐ฌ๐ญ๐ž๐ฌ๐ฌ๐ž ๐ฅ๐š ๐“๐จ๐ฌ๐œ๐š๐ง๐š ๐Œ๐จ๐จ๐: Arcaica, silenziosa, lunare Volterra รจ etrusca, inquieta, antica come un sussurro tra pietre. Ci arrivi e senti un cambio di pressione, come se fossi entrato in una dimensione parallela. Mangia una zuppa di farro sotto archi millenari, cammina sulle mura al tramonto, respira forte. Volterra non ti vuole piacere. Ti vuole ricordare che sei solo di passaggio. โธป #riccardofranchini_toscana #riccardofranchini_viaggi #riccardofranchini_itinerari

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La trovi nei silenzi storti dei borghi, nelle rughe dei contadini, nelle mani sporche di chi impasta da 50 anni, nei colori, suoni e scorci che non avresti mai immaginato di vivere.

๐Ÿ. ๐…๐ข๐ซ๐ž๐ง๐ณ๐ž โ€“ ๐‹โ€™๐€๐ซ๐ญ๐ž ๐ญ๐ข ๐ฆ๐š๐ง๐ ๐ข๐š ๐ฏ๐ข๐ฏ๐จ

๐Œ๐จ๐จ๐: Maledettamente viva, dannatamente bella

Firenze รจ pornografia culturale: troppo, troppo bella, troppo intensa, troppo tutto.

Cโ€™รจ arte ovunque, anche nel modo in cui una nonna ti serve un piatto di cibreo come se stesse esponendo un Botticelli.

Passeggi negli Uffizi con i piedi a pezzi e gli occhi lucidi, poi ti sporchi le mani di lampredotto in un vicolo pieno di bestemmie e poesia.

Firenze non รจ una cittร . รˆ un affondo. E non sempre esci indenne.

โธป

๐Ÿ. ๐‹๐ฎ๐œ๐œ๐š โ€“ ๐’๐ข๐ฅ๐ž๐ง๐ณ๐ข๐จ ๐ž๐ฅ๐ž๐ ๐š๐ง๐ญ๐ž ๐ž ๐Ÿ๐จ๐ฅ๐ฅ๐ข๐š ๐ฆ๐จ๐ง๐๐ข๐š๐ฅ๐ž

๐Œ๐จ๐จ๐: Rinascimento interiore, sottovoce, poi boom! festival e follia

Lucca non grida. Lucca sussurra. รˆ la cittร  che si chiude e si apre, delle mura che non difendono piรน ma abbracciano, dei silenzi che ti fanno riflettere. รˆ educata, gentile, un tรจ delle cinque con vista sulla storia. Ma attenzione: Lucca ha una doppia vita.

In estate si scatena con il Lucca Summer Festival: Rolling Stones, Dylan, Nick Cave che cantano sotto le stelle e tu che non capisci piรน se sei in Toscana o in un sogno mondiale.

Poi arriva lโ€™autunno, e Lucca esplode: Lucca Comics & Games. Migliaia di persone travestite da tutto e niente, anime, supereroi, samurai e stregoni invadono le strade della fantasia.

Lucca รจ come un manga illustrato da Piero della Francesca.

โธป

๐Ÿ‘. ๐’๐ข๐ž๐ง๐š โ€“ ๐Œ๐ž๐๐ข๐จ๐ž๐ฏ๐จ ๐ž ๐Ÿ๐ฎ๐ซ๐จ๐ซ๐ž

๐Œ๐จ๐จ๐: Fanatica, teatrale, ultraterrena

Siena รจ bella come un colpo di scena. Non ti accoglie, ti giudica. Le sue contrade si odiano e si amano con la passione dei romanzi russi.

Il Palio non รจ un evento: รจ una guerra rituale. E tu, turista, sei solo un intruso con la bocca aperta.

Mangia un piatto di pici cacio e pepe, bevi un Chianti Classico e guarda la piazza: non รจ uno spettacolo, รจ una religione laica, fatta di tamburi, cavalli e furore.

โธป

  1. ๐‹๐ข๐ฏ๐จ๐ซ๐ง๐จ โ€“ ๐ˆ๐ซ๐จ๐ง๐ข๐š ๐ฌ๐š๐ฅ๐š๐ญ๐š ๐ž ๐š๐ง๐š๐ซ๐œ๐ก๐ข๐š ๐Ÿ๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐š

๐Œ๐จ๐จ๐: Punk col cuore tenero

Livorno รจ quella cugina ruvida che ti offre una sigaretta e poi ti abbraccia forte.

Qui il mare รจ vero, la gente dice parolacce meglio di quanto tu sappia pregare, e il cacciucco ha piรน carattere di te.

Niente musei da cartolina. Ma cโ€™รจ Modigliani, cโ€™รจ la lotta di classe, cโ€™รจ la poesia nei moli e negli sguardi furbi dei pescatori.

Livorno non รจ gentile. รˆ onesta. E oggi รจ un lusso.

โธป

๐Ÿ“. ๐๐ข๐ž๐ง๐ณ๐š โ€“ ๐‹๐š ๐ฉ๐ž๐ซ๐Ÿ๐ž๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž ๐ฉ๐ฎ๐ณ๐ณ๐š ๐๐ข ๐Ÿ๐จ๐ซ๐ฆ๐š๐ ๐ ๐ข๐จ

๐Œ๐จ๐จ๐: Dolcezza architettonica + estasi casearia

Pienza รจ un sogno di pietra disegnato da un Papa con manie di simmetria.

Troppo bella per essere vera. E poi arriva lโ€™odore: pecorino in tutte le sue declinazioni, fresco, stagionato, al fieno, alle noci.

Cammini tra botteghe che sembrano boutique del gusto e ti senti in colpa per quanto sei felice.

Pienza ti dice che anche la perfezione puรฒ essere commestibile. E dannatamente grassa.

โธป

๐Ÿ”. ๐Œ๐จ๐ง๐ญ๐ž๐ฉ๐ฎ๐ฅ๐œ๐ข๐š๐ง๐จ โ€“ ๐‹๐ฎ๐ฌ๐ฌ๐ฎ๐ซ๐ข๐š ๐ข๐ง ๐›๐จ๐ญ๐ญ๐ข๐ ๐ฅ๐ข๐š

๐Œ๐จ๐จ๐: Euforia aristocratica alcolica

In questa cittร  il vino non รจ solo buono. รˆ sensuale. รˆ una trappola benedetta.

Bevi un Vino Nobile con un vecchio contadino che ti racconta di quando ancora si pestava lโ€™uva a piedi, e senti che qualcosa dentro si scioglie.

Le colline sembrano sussurrare, i cipressi ti giudicano, il cinghiale ti tenta.

Montepulciano รจ la decadenza fatta panorama.

โธป

๐Ÿ•. ๐๐ข๐ญ๐ข๐ ๐ฅ๐ข๐š๐ง๐จ โ€“ ๐๐ข๐ž๐ญ๐ซ๐š ๐ž ๐ฆ๐ข๐ฌ๐ญ๐ž๐ซ๐จ

๐Œ๐จ๐จ๐: Mistico, verticale, sospeso nel tempo

Pitigliano sembra scolpita dalla luna. Ti appare allโ€™improvviso come un miraggio scolpito nel tufo, e ti inchioda.

Qui cammini tra cantine etrusche, sinagoghe antiche, profumi di erbe dimenticate.

Pitigliano non parla. Ti osserva.

E tu, per una volta, smetti di fotografare. E ascolti.

โธป

๐Ÿ–. ๐’๐š๐ง ๐†๐ข๐ฆ๐ข๐ ๐ง๐š๐ง๐จ โ€“ ๐“๐จ๐ซ๐ซ๐ข, ๐ ๐ž๐ฅ๐š๐ญ๐จ ๐ž ๐ญ๐ฎ๐ซ๐ข๐ฌ๐ฆ๐จ ๐š๐ซ๐ฆ๐š๐ญ๐จ

๐Œ๐จ๐จ๐: Verticale e fotogenica, ma con unโ€™anima (se la cerchi)

San Gimignano รจ bella da far schifo. E infatti tutti ci vanno.

Torri medievali, strade acciottolate, il miglior gelato del mondo (dicono). Ma se ti fermi oltre le 18, quando i pullman spariscono, la cittร  respira di nuovo.

Bevi una Vernaccia in silenzio guardando il tramonto sulla Val dโ€™Elsa e capisci che San Gimignano non รจ una trappola. รˆ una diva che si spoglia solo dopo cena.

โธป

๐Ÿ—. ๐€๐ซ๐ž๐ณ๐ณ๐จ โ€“ ๐Ž๐ซ๐จ, ๐ฌ๐ข๐ฅ๐ž๐ง๐ณ๐ข ๐ž ๐œ๐ข๐ง๐ž๐ฆ๐š ๐ฌ๐ž๐ฉ๐จ๐ฅ๐ญ๐จ ๐ฌ๐จ๐ญ๐ญ๐จ ๐ข ๐ฉ๐จ๐ซ๐ญ๐ข๐œ๐ข

๐Œ๐จ๐จ๐: Nobile malinconia con flash di genio toscano

Arezzo รจ una dama antica che ha visto troppo. Non grida, ti guarda da sopra gli occhiali e continua a leggere Vasari.

Cโ€™รจ lโ€™oro: quello vero, che scintilla nelle botteghe degli artigiani, e quello narrativo, inciso nei palazzi silenziosi che fanno da quinte a โ€œLa Vita รจ Bellaโ€ di Benigni.

Il centro profuma di storia e polvere nobile, con unโ€™aria che sa di letteratura, antiquariato e dolce decadenza.

Poi, quando non te lโ€™aspetti, Arezzo ti sferra un colpo basso: una trattoria sconosciuta, un piatto di acquacotta, un bicchiere sincero.

E ti chiedi: perchรฉ non sono venuto prima?

โธป

๐Ÿ๐ŸŽ. ๐•๐จ๐ฅ๐ญ๐ž๐ซ๐ซ๐š โ€“ ๐‹๐š ๐“๐จ๐ฌ๐œ๐š๐ง๐š ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐š ๐œ๐ก๐ž ๐ž๐ฌ๐ข๐ฌ๐ญ๐ž๐ฌ๐ฌ๐ž ๐ฅ๐š ๐“๐จ๐ฌ๐œ๐š๐ง๐š

๐Œ๐จ๐จ๐: Arcaica, silenziosa, lunare

Volterra รจ etrusca, inquieta, antica come un sussurro tra pietre.

Ci arrivi e senti un cambio di pressione, come se fossi entrato in una dimensione parallela.

Mangia una zuppa di farro sotto archi millenari, cammina sulle mura al tramonto, respira forte.

Volterra non ti vuole piacere. Ti vuole ricordare che sei solo di passaggio.

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