Articolo successivo 🥮 𝐈 𝐌𝐢𝐞𝐢 𝐕𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢. Tra i vicoli brulicanti di Ballarò e i lampi di luce che filtrano sulla Vucciria, Palermo si racconta soprattutto a tavola. Qui il canto dei venditori si confonde con l’aroma di spezie arabe, il soffritto spagnolo, la dolcezza normanna: un mosaico di culture che ha preso forma nei piatti più emblematici della città. 𝐎𝐠𝐧𝐢 𝐛𝐨𝐜𝐜𝐨𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐮𝐧 𝐩𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚, tra sacro e profano. Preparati a un viaggio sensoriale dove tradizione e poesia convivono: cinque capolavori popolari che custodiscono l’anima multiforme di Palermo. ———- 𝟏. 𝐏𝐚𝐧𝐢 𝐜𝐚̂ 𝐦𝐞𝐮𝐬𝐚 – 𝐈𝐥 𝐩𝐚𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 Nato tra le grida dei mercati e il fumo delle bancarelle, questo panino non è solo cibo, è identità. Il profumo intenso della milza e del polmone rosolati nello strutto si mescola al vociare palermitano. Tra un morso e un sospiro, sa di strada, di cuore e di coraggio. ⸻ 𝟐. 𝐀𝐫𝐚𝐧𝐜𝐢𝐧𝐚 – 𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐨𝐫𝐚𝐭𝐚 Perfetta nella sua forma tonda, dorata come un piccolo sole siciliano, l’arancina custodisce al suo interno un mondo. Riso profumato, ragù saporito o mozzarella filante: ogni variante è un piccolo scrigno di piacere, che esplode al primo morso. Una festa, un rito, un amore. ⸻ 𝟑. 𝐂𝐚𝐩𝐨𝐧𝐚𝐭𝐚 – 𝐈𝐥 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐚𝐠𝐫𝐨𝐝𝐨𝐥𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚 È un mosaico di colori e contrasti: la melanzana che si fa velluto, il pomodoro che accarezza, l’oliva che punge, l’uvetta che addolcisce. Un balletto di sapori, dove ogni ingrediente racconta una dominazione, una storia, un popolo. Mangiarla è come ascoltare un vecchio racconto al tramonto. ⸻ 𝟒. 𝐒𝐚𝐫𝐝𝐞 𝐚 𝐛𝐞𝐜𝐜𝐚𝐟𝐢𝐜𝐨 – 𝐋’𝐢𝐧𝐠𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐧𝐨𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐨 C’era una volta la cucina dei nobili, ma il popolo seppe rispondere con ingegno: le sarde, povere ma fresche, si vestono a festa con un ripieno profumato e si arrotolano come piccoli scrigni. Dolcezza e salinità, mare e terra: è l’eleganza del popolo, con le mani impastate di mare. ⸻ 𝟓. 𝐂𝐚𝐧𝐧𝐨𝐥𝐨 – 𝐈𝐥 𝐝𝐨𝐥𝐜𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐢 Un guscio croccante che si spezza sotto i denti come un’antica promessa, e poi l’esplosione della ricotta, cremosa, dolce, avvolgente. Il cannolo è la carezza finale di un banchetto divino, il peccato che non si può né si vuole evitare. Un canto d’amore in forma di dolce. ———- #riccardofranchini_palermo #riccardofranchini_viaggi #riccardofranchini_viaggi_palermo #riccardofranchini_storie_di_cibo