🏝️ 𝐓𝐨𝐫𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐑𝐞𝐧𝐚𝐫𝐚 (𝐌𝐚𝐬𝐬𝐚) 𝐥𝐞 𝐒𝐞𝐲𝐜𝐡𝐞𝐥𝐥𝐞𝐬 𝐢𝐧 𝐓𝐨𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚. Amici, amanti dell’avventura, lasciate che vi parli di un posto dove la natura fa da regina e vi abbraccia con la sua pura bellezza: il torrente Renara. Parliamo di un paradiso incastrato tra le montagne toscane di Massa, dove la gente del posto va a rifugiarsi nelle torride giornate estive ma ideale anche in questi primi giorni di Ottobre, almeno troverete più tranquillità. Non aspettatevi la solita spiaggia affollata con bambini che urlano e gente che si spalma la protezione solare ovunque. Qui siamo tra le rocce, il marmo e acqua cristallina. Partiamo subito. Il Renara non è per i deboli di cuore. Lo dico subito: se volete il drink servito sotto l’ombrellone, cambiate meta. Qui vi aspettano sentieri che si arrampicano come serpenti lungo il fiume, piccoli angoli nascosti di paradiso dove potete stendervi sulle bianche spiaggette, circondati dalle montagne come se foste i soli abitanti di un mondo segreto. Il bello è che c’è sempre un angolo per voi, una pozza di acqua limpida dove potete immergervi e dimenticare che fuori da questa oasi il mondo sta impazzendo. Uno dei percorsi più gustosi? Si parte da Gronda, attraversate un ponticello, vi buttate su un sentiero che vi sbatte dritti alla “strada bianca”, e lì parte la magia. Il fiume diventa il vostro compagno di viaggio, a volte placido, a volte una bestia selvaggia. Spiagge di ciottoli bianchi, cascate che schiumano come un cappuccino perfetto, e pozze d’acqua che vi implorano di immergervi. Se siete fan delle Alpi Apuane, allora ragazzi, il tratto che si snoda tra il Frigido e Guadine vi farà impazzire. Quella montagna sembra uscita da un altro mondo: il bianco delle cave di marmo che si staglia contro la vegetazione selvaggia, il contrasto tra la natura selvaggia e la mano umana che ha scavato queste montagne per secoli. C’è una storia qui, e si respira ovunque. Avete presente la monorotaia Denham, quella follia costruita nel 1923 per trasportare il marmo giù dalla montagna? Beh, potete seguirne il tracciato a piedi. È come camminare sulle tracce di un’epoca passata, quando la fatica vera si faceva spaccando pietre e non davanti a una scrivania. E mentre camminate, quelle vecchie baracche abbandonate, dove i cavatori si riposavano? Quella è storia. Cruda, vissuta. Non ci sono luci al neon qui, solo la polvere dei secoli passati e il silenzio di chi ha vissuto e lavorato duro. Non siete ancora convinti? Vi capisco, siete gente esigente. Ma provate a risalire il torrente, seguite quel fiume fin dove nessun altro osa arrivare. Spiagge nascoste, riservatezza assoluta, solo voi, l’acqua e il rumore delle cascate. Ah sì, e se siete tra quelli che si credono Indiana Jones, buttatevi su un’escursione a piedi lungo i pendii più alti. Le vette vi regaleranno una vista che vi farà pensare di essere in un altro mondo. Ma occhio: non è roba per turisti pigri, qui ci vuole spirito di avventura. E alla fine della giornata, quando le gambe vi faranno male e sarete stanchi da morire, saprete che ne è valsa la pena. Perché il torrente Renara è quello che cercate: una fuga dalla noia, un colpo di scena in una vita che ha bisogno di più follia e meno routine. Quindi, pronti a lasciare il comodo e immergervi nell’abbraccio del Renara? Non aspettate altro, che qui la montagna non aspetta nessuno. Rispettate l’ambiente o la montagna non vi perdonerà. #riccardofranchini_viaggi #riccardofranchini_massa

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