Articolo precedente 🍷 𝐁𝐫𝐮𝐬𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐓𝐨𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚: 𝐈𝐥 𝐂𝐫𝐨𝐜𝐜𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐏𝐞𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐆𝐨𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧 𝐏𝐨𝐦𝐨𝐝𝐨𝐫𝐨 𝐢𝐧 𝐩𝐢𝐮̀. Diciamolo subito: se pensi che la bruschetta sia solo “pane e pomodoro”, hai bisogno di una seria rieducazione gastronomica. La bruschetta toscana non è un semplice antipasto, ma una dichiarazione d’intenti. È la risposta rustica, decisa e senza fronzoli alla domanda: “Cos’è la felicità?” I toscani lo sanno bene: la bruschetta non è solo cibo, è una filosofia di vita. È il modo più genuino e diretto per dire “ho fame e voglio roba buona”. È la regina delle tavolate conviviali, il preludio perfetto a un pranzo memorabile o l’aperitivo ideale da accompagnare con un bicchiere di vino rosso robusto. Dove nasce la bruschetta? Beh, diciamo che è vecchia quanto l’umanità. Già gli antichi romani tostavano il pane per conservarlo più a lungo e lo strofinavano con aglio e olio per dargli sapore. I toscani, sempre con l’arte di prendere il meglio e renderlo immortale, hanno trasformato questo gesto in un capolavoro. Nel Medioevo, nelle campagne toscane, il pane non si sprecava MAI. Quando diventava troppo duro per essere mangiato da solo, lo si abbrustoliva sulla brace e lo si “rinvigoriva” con un po’ di olio e sale. Ed ecco servita la bruschetta originale, quella pura, essenziale, che in Toscana chiamiamo “fettunta”. Il termine “bruschetta” deriva dal verbo “bruscare”, che significa abbrustolire, e questa è l’unica regola ferrea: il pane deve essere tostato sul fuoco vivo. Se usi il tostapane, sappi che da qualche parte un toscano sta piangendo. Se vuoi fare la bruschetta toscana come si deve, dimentica le sciocchezze da food blogger tipo “aggiungi un filo di aceto balsamico” o “guarnisci con scaglie di parmigiano” (eresia pura!). Qui si parla di tradizione, di pane croccante, di olio che cola dalle dita e di aglio che ti lascia un alito leggendario. Ma i toscani, sempre un passo avanti quando si tratta di genialità culinaria, hanno fatto di più: hanno aggiunto il pomodoro. Perché? Perché in Toscana il pane è sciocco, senza sale, e ha bisogno di compagnia. E cosa c’è di meglio di un pomodoro maturo, che con la sua dolcezza naturale bilancia la rusticità del pane tostato? Come scritto prima nel Medioevo la bruschetta era il cibo dei contadini, un modo per non sprecare il pane raffermo e godersi il gusto dell’olio nuovo. Con l’arrivo del pomodoro dall’America, la ricetta è diventata leggendaria. Ogni famiglia, ogni ristorante ha la sua versione preferita, ma l’unica regola universale è che la bruschetta non deve mai essere sofisticata. Più è semplice, più è buona. #riccardofranchini_storie_di_cibo