Articolo precedente 👻 𝐋𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐅𝐢𝐫𝐞𝐧𝐳𝐞, 𝐢 𝐬𝐞𝐥𝐟𝐢𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐛𝐢𝐬𝐭𝐞𝐜𝐜𝐚, i filtri arancioni su Instagram e i turisti che dicono carbonara e cappuccino. Vuoi la vera Toscana? Quella la trovi a Novembre o a Febbraio dove le strade finiscono male, dove le pietre raccontano segreti e dove puoi camminare ore senza incontrare anima viva, tranne forse… un’anima vera? 𝐁𝐞𝐧𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐢 𝐛𝐨𝐫𝐠𝐡𝐢 𝐭𝐨𝐬𝐜𝐚𝐧𝐢 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨𝐧𝐚𝐭𝐢, posti che durante l’inverno sembrano partoriti da un sogno ubriaco tra Dante, David Lynch e un vecchio contadino che impreca contro la vita. ⸻ 𝟏. 𝐓𝐨𝐢𝐚𝐧𝐨 (𝐏𝐈) – 𝐋𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧𝐪𝐮𝐢𝐞𝐭𝐚 Un tempo qui si cucinava, si bestemmiava, si faceva l’amore sotto le stelle. Poi, il silenzio. Ora è tutto pietra e fantasmi. Porte socchiuse, vento che sibila tra le finestre rotte, e l’eco di un omicidio mai risolto. Toiano non è morto. È entrato in un’altra dimensione. E ogni tanto ti guarda da lì. ⸻ 𝟐. 𝐋𝐮𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐆𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚𝐧𝐨 (𝐅𝐈) – 𝐈𝐥 𝐯𝐢𝐥𝐥𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐮𝐟𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 Nel Mugello c’è un posto che non vuole più avere a che fare con l’umanità. Luco di Grezzano è mezzo sommerso tra alberi, rovi e silenzi. Le case sono ancora lì, ferme, arrabbiate, come se stessero aspettando qualcuno che non è mai tornato. Cammini tra le pietre e ti sembra di disturbare un sonno secolare. Nessuno ti caccia, ma il paese ti osserva come si guarda un intruso. ⸻ 𝟑. 𝐑𝐨𝐜𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐅𝐚𝐳𝐢𝐨 (𝐆𝐑) – 𝐈𝐥 𝐛𝐚𝐥𝐜𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐟𝐚𝐧𝐭𝐚𝐬𝐦𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐞𝐦𝐦𝐚 Arrampicato su una roccia, Rocchette si affaccia sulla valle con l’arroganza di chi ha visto l’Impero cadere, risorgere, poi fallire di nuovo. Due gatti, una chiesa sfinita, vento che parla. Sembra uscito da un racconto gotico scritto con l’olio d’oliva. Non succede nulla. Ma tutto potrebbe succedere. ⸻ 𝟒. 𝐁𝐨𝐜𝐜𝐡𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐕𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 (𝐆𝐑) – 𝐋’𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐞𝐫𝐫𝐨 Sotto la polvere rossa delle miniere, Boccheggiano Vecchio si sfalda lentamente, come un gigante addormentato. Le case vuote sono ancora in piedi, ma dentro senti l’eco delle sirene di fabbrica e dei pranzi riscaldati su stufe a carbone. Nessuno canta più. Solo la ruggine. ⸻ 𝟓. 𝐆𝐚𝐛𝐛𝐫𝐨 𝐕𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 (𝐑𝐨𝐬𝐢𝐠𝐧𝐚𝐧𝐨 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐨) – 𝐋𝐚 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐬𝐢 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 Qui la vegetazione è una bestia affamata che si mangia tetti, muri e scale. Gabbro Vecchio è diventato una reliquia vivente, un luogo dove il tempo non scorre ma si decompone. Ogni rovina è un avvertimento. Ogni albero sembra crescere per proteggere qualcosa che non vuoi trovare. Ma vai lo stesso. ⸻ #riccardofranchini_toscana #riccardofranchini_viaggi