Articolo successivo 📸 𝐂𝐮𝐭𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 (𝐏𝐭) Cutigliano, prezioso diamante incastonato nelle pieghe verdeggianti delle montagne pistoiesi, un borgo che sembra essere stato scolpito da un poeta eccentrico in un momento di ispirazione sublime. Qui, dove le nuvole si accarezzano pigramente con le vette degli Appennini e il tempo sembra avere smarrito il suo frenetico orologio, si cela un microcosmo di storia, natura e segreti millenari. 𝐈𝐥 𝐏𝐚𝐥𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐧𝐚: 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐢𝐠𝐢𝐥𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐮𝐭𝐢 Immaginate un castello fatto di pietra e storie, con una facciata che porta i segni di secoli di orgoglio montanaro. Questo palazzo, una sorta di scrigno di potere medievale, non è solo un edificio: è un mosaico di stemmi che sembrano occhi che vi osservano, testimoni di un’epoca in cui il Capitano della Montagna decideva i destini delle anime del territorio. 𝐒𝐚𝐧 𝐁𝐚𝐫𝐭𝐨𝐥𝐨𝐦𝐞𝐨: 𝐢𝐥 𝐬𝐚𝐧𝐭𝐮𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐬𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐮𝐟𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞 La Chiesa di San Bartolomeo è una sinfonia in pietra e fede. Qui, tra affreschi che sussurrano al vento e un crocifisso ligneo che sembra aver assorbito il dolore di epoche intere, si respira un’aria mistica, quasi ipnotica. È il cuore spirituale di Cutigliano, un luogo dove anche gli atei si trovano a sussurrare un “grazie” al cielo. 𝐏𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐂𝐚𝐭𝐢𝐥𝐢𝐧𝐚: 𝐢𝐥 𝐬𝐚𝐥𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐞 𝐞𝐫𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢 Ah, Piazza Catilina! Non una piazza, ma un palcoscenico. Qui la vita si muove lenta e teatrale, con i suoi ciottoli che brillano come specchi al sole. La Loggia dei Capitani sembra un balcone da cui la storia si affaccia per lanciare petali di memorie sui passanti. Non è solo un luogo, è un ritrovo di anime: quelle del passato, del presente, e forse anche di un futuro lontano. 𝐋𝐞 𝐭𝐨𝐫𝐫𝐢: 𝐢 𝐠𝐢𝐠𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐧𝐚 Montestuccioli, Cacioli, Cornia: nomi che sembrano usciti da un libro di incantesimi. Queste torri medievali, alti sentinelle che scrutano l’orizzonte, raccontano di guerre, amori proibiti e cospirazioni sussurrate al chiaro di luna. Sono più che pietre, sono poemi verticali incisi nel cielo. 𝐈 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐞𝐫𝐢: 𝐥’𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐧𝐮𝐯𝐨𝐥𝐞 Cutigliano non è solo un borgo: è un invito a perdersi. I sentieri che lo circondano sono tele naturali dove il verde si mescola con l’azzurro, e i vostri passi diventano pennellate di libertà. Il Monte Libro Aperto, in particolare, è una poesia in salita, una promessa di panorami che vi lasceranno senza fiato, e non solo per la fatica. 𝐋𝐚 𝐟𝐮𝐧𝐢𝐯𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐃𝐨𝐠𝐚𝐧𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚: 𝐮𝐧 𝐯𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐬𝐩𝐞𝐬𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐞 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐫𝐚 E poi c’è lei, la funivia. Non un semplice mezzo di trasporto, ma una macchina del tempo sospesa tra terra e cielo. Salendo verso Doganaccia, sembra di attraversare un dipinto in movimento, dove l’inverno veste di bianco le montagne e l’estate le riveste di verde e fiori. 𝐎𝐫𝐭𝐨 𝐁𝐨𝐭𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨: 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐞𝐫𝐚𝐯𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞 Appena fuori dal borgo, l’Orto Botanico Forestale dell’Abetone è un mondo in miniatura dove piante rare e misteriose intrecciano le loro radici con i miti degli Appennini. È come sfogliare un libro di botanica scritto da un sognatore. 𝐈 𝐯𝐢𝐜𝐨𝐥𝐢: 𝐚𝐫𝐭𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐞𝐯𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐨𝐫𝐠𝐨 Camminare per le vie di Cutigliano è come fare un viaggio nel tempo. Ogni angolo, ogni ciottolo sembra avere una storia da raccontare. I vicoli serpeggiano tra case in pietra, come vene che pulsano di vita passata e presente. Qui si respira un’aria che profuma di legna arsa, muschio e mistero. 𝐂𝐮𝐭𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 non si visita, si vive. È un borgo che vi entra negli occhi e scivola piano fino al cuore, lasciando un’impronta indelebile. Un luogo dove la storia e la natura danzano un valzer eterno, invitandovi a unirvi al loro incanto. #riccardofranchini_cutigliano #riccardofranchini_viaggi