Articolo successivo 𝐋𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐚 𝐓𝐨𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚 non si mostra, si scopre a piedi lenti, tra un bicchiere di rosso e un muro coperto di glicine. Cinque borghi fuori rotta, dove il tempo si è perso… e tu faresti bene a fare lo stesso. 𝟏. 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞𝐦𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 – 𝐃𝐨𝐯𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐬𝐢 𝐮𝐛𝐫𝐢𝐚𝐜𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐫𝐞 Nascosto nella Maremma come un segreto raccontato solo a chi sa ascoltare, Montemerano non è un borgo: è una poesia scolpita nella pietra. Entri e ti senti nel mezzo di un sogno medievale che sa di lavanda, caminetti accesi e vino rosso che scivola lento come una domenica pomeriggio. Le strade si attorcigliano come i pensieri dopo il secondo bicchiere di Morellino. Passeggia. Respira. Fermati. Mangia in una trattoria dove la nonna è la chef e il menu lo decide il tempo. ⸻ 𝟐. 𝐁𝐨𝐥𝐠𝐡𝐞𝐫𝐢 – 𝐂𝐢𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢, 𝐯𝐢𝐧𝐨 𝐞 𝐬𝐮𝐬𝐬𝐮𝐫𝐫𝐢 𝐧𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢 Bolgheri è quel tipo di posto che entra in scena sulle note di un vecchio disco di jazz, con i cipressi che fanno da tappeto rosso e il vino che scorre come poesia in bottiglia. Tutto qui profuma di classe senza sforzo, come un vecchio barista con il gilet sgualcito che ti versa un Sassicaia senza dirti il prezzo. 𝐃𝐨𝐯𝐞 𝐦𝐚𝐧𝐠𝐢𝐚𝐫𝐞: Appena fuori Bolgheri Osteria Magona, bistecca che ti guarda dritto negli occhi, piatti toscani che sanno di terra e di Dio. 𝐏𝐞𝐫 𝐌𝐞𝐫𝐞𝐧𝐝𝐚 𝐞 𝐚𝐩𝐞𝐫𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨: Enoteca Tognoni un’orgia di etichette e salumi che ti faranno rivalutare il significato della parola “aperitivo”. ⸻ 𝟑. 𝐑𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐥𝐨 – 𝐈𝐥 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐚 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 Sperduto tra i boschi del Casentino come un vecchio eremita con storie da raccontare, Raggiolo non si visita: si ascolta. Ogni pietra è una pagina, ogni fontana un sussurro. Qui il tempo non ha fretta e la vita si misura in passi lenti, castagne e tramonti che incendiano il cielo. In primavera, il verde esplode e tu esplodi con lui. È un luogo per chi cerca qualcosa, anche se non sa ancora cosa. ⸻ 𝟒. 𝐒𝐮𝐯𝐞𝐫𝐞𝐭𝐨 – 𝐈𝐥 𝐛𝐨𝐫𝐠𝐨 𝐝𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐧𝐨 𝐞 𝐦𝐚𝐠𝐢𝐚 𝐫𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 Se Suvereto fosse un film, sarebbe un vecchio spaghetti western diretto da un cuoco innamorato. Le case color miele sembrano caramelle di pietra. Gli ulivi ti sorridono, il vino ti abbraccia, e ogni trattoria è una confessione sussurrata tra il cinghiale in umido e il pane toscano. È Toscana cruda, vera, sporca di terra e satura di sapori che ti restano addosso come una buona storia d’amore. ⸻ 𝟓. 𝐀𝐧𝐠𝐡𝐢𝐚𝐫𝐢 – 𝐁𝐚𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐞, 𝐛𝐚𝐥𝐜𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐭𝐢𝐠𝐢𝐧𝐢 𝐝’𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚 Anghiari è un respiro profondo in cima a una collina, un borgo che si arrampica sulle emozioni e ti regala il mondo in formato panoramico. Qui la storia ti cammina accanto, ma non pesa. I vicoli ti guidano come una vecchia canzone che conosci a memoria, anche se non sai da dove l’hai imparata. Primavera qui è un’orgia floreale: glicine, gerani e l’aria che sa di rinascita. Un posto che non visiti: ti ci perdi. E speri di non tornare mai più. ⸻ #riccardofranchini_toscana #riccardofranchini_viaggi #riccardofranchini_itinerari