Articolo successivo 🐣 𝐋𝐚 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐞𝐭𝐭𝐚. 𝐋𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝟖𝟎! Non è una scampagnata. È un richiamo tribale. È l’ultimo vero rituale collettivo italiano che resiste al tempo, alle mode e ai filtri Instagram: la Pasquetta. In Toscana la si vive tra plaid sbiaditi, panini avvolti nella stagnola e bicchieri di plastica che volano al primo colpo di vento. E proprio lì, in mezzo a questo caos poetico, c’è ancora bellezza. Ecco cinque luoghi selvaggi, accessibili, 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐢. Cinque altari laici per onorare la 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚, 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐧𝐧𝐢 ’𝟖𝟎. ⸻ 𝟏. 𝐏𝐫𝐚𝐭𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐞𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 – 𝐕𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 (𝐅𝐈) 𝐃𝐨𝐯𝐞: Via Montesenario, 50036 Vaglia (FI) Un altopiano sospeso tra boschi densi e silenzi antichi, a venti minuti da Firenze. Il pratone, accanto al Santuario di Montesenario, è un classico senza tempo. Famiglie con tavolini pieghevoli, vecchi che tirano fuori l’amaro e bambini che gridano fino al tramonto. L’erba alta, il profumo di aghi di pino e il rumore delle radio portatili: è tutto ancora lì, come nel 1986. 𝐌𝐨𝐨𝐝: contemplativo e nostalgico. Porta una tovaglia a quadri, la frittata nella pellicola e il pallone bucato. ⸻ 𝟐. 𝐏𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐌𝐚𝐜𝐢𝐧𝐚𝐢𝐞 – 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐀𝐦𝐢𝐚𝐭𝐚 (𝐆𝐑) 𝐃𝐨𝐯𝐞: Località Macinaie, 58033 Castel del Piano (GR) Qui si arriva con fame. Fame di aria buona, fame di brace, fame di quel casino sano che solo un picnic di massa sa generare. Pineta altissima, tavoli pubblici in legno, barbecue liberi, bambini che giocano tra gli alberi come in un film di Olmi. È la Toscana contadina che si mette in ghingheri per un giorno e si concede il lusso del tempo. 𝐌𝐨𝐨𝐝: rustico. Porta il carbone, il fiasco col vino rosso e la radio che prende solo la stazione locale. ⸻ 𝟑. 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐞𝐦𝐦𝐚 – 𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐞𝐬𝐞 (𝐆𝐑) 𝐃𝐨𝐯𝐞: Via del Bersagliere 7/9, 58100 Alberese (GR) Dimentica tutto quello che sai sulla natura. Qui c’è la natura vera, quella che ti guarda e ti giudica. Pinete che finiscono sul mare, cavalli selvaggi, cinghiali che sbucano all’improvviso e l’ombra perfetta per stendere la tovaglia. Dopo il panino? Cammina. Perdi il sentiero. Ritrova il silenzio. È una Pasquetta da eremita rock’n’roll. 𝐌𝐨𝐨𝐝: selvatico. Porta acqua, qualcosa di un po’ salato e scarpe sporche di dignità. ⸻ 𝟒. 𝐋𝐚𝐠𝐨 𝐝𝐢 𝐁𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐧𝐨 – 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐞𝐫𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐌𝐮𝐠𝐞𝐥𝐥𝐨 (𝐅𝐈) 𝐃𝐨𝐯𝐞: Via di Galliano, 50031 Barberino di Mugello (FI) Un posto che sa di gita scolastica, con la spiaggia di sassi, i teli accanto, i giochi da spiaggia e quell’aria da colonia estiva di provincia. Il Bilancino è per chi vuole la libertà dell’acqua e la semplicità della terra. Trovi famiglie che grigliano accanto a ragazzi che suonano la chitarra, e nel mezzo, tu, con il panino col salame e il sole sulla faccia. 𝐌𝐨𝐨𝐝: sociale. Porta il Super Santos, il vino nella bottiglia dell’aranciata e le carte da briscola. ⸻ 𝟓. 𝐋𝐞 𝐏𝐢𝐳𝐳𝐨𝐫𝐧𝐞 – 𝐂𝐚𝐩𝐚𝐧𝐧𝐨𝐫𝐢 (𝐋𝐔) 𝐃𝐨𝐯𝐞: SP35, da Matraia o da Villa Basilica verso la Piana delle Pizzorne Le Pizzorne (in foto) sono il vero rifugio dei lucchesi ganzi. Un altopiano verde sospeso tra castagni, con radure perfette per stendere la tovaglia e respirare aria da fine del mondo. Fresco anche ad agosto, silenzio rotto solo dalle grida dei bambini e qualche motorino anni ’90 che fa ancora fatica a salire. Ci si arriva da Matraia o da Villa Basilica, ma occhio alle curve: meritano una colonna sonora da cassette (Baglioni) 𝐌𝐨𝐨𝐝: rurale. Porta il pane con la crosta spessa, il salame, la spuma (io Tennent’s) e il Tango. ⸻ #riccardofranchini_toscana #riccardofranchini_pasquetta #riccardofranchini_viaggi