Articolo precedente 🐙 𝐓𝐞𝐥𝐥𝐚𝐫𝐨 (𝐒𝐩) 𝐃𝐨𝐯𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐨𝐥𝐩𝐨 𝐬𝐮𝐨𝐧𝐚𝐯𝐚 𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐚𝐧𝐞. Questo villaggio incastonato nella scogliera sul Golfo della Spezia è un magnete per artisti, anime erranti e chiunque sappia apprezzare la bellezza ruvida e spigolosa. 𝐀𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚𝐫𝐜𝐢? 𝐁𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐚, 𝐦𝐚 𝐧𝐞 𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐧𝐚. L’unica via carrabile è una strada quasi a strapiombo sul mare che ti farà rivalutare la tua esistenza, soprattutto se soffri di vertigini. Ti porta giù, passando per Maralunga e Fiascherino, nomi che già da soli ti suonano come poesie d’altri tempi. Oppure puoi scegliere uno dei sentieri pedonali, scoscesi e un po’ impervi. Non te la senti? Allora rimani a casa e continua a guardare il Grande Fratello. 𝐈𝐥 𝐍𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐪𝐮𝐢? Beh è passato da poco lo so ma te lo racconto uguale anzi te lo raccontano i subacquei. La notte di Natale non ci si accontenta di una semplice messa o di qualche canto natalizio. Qui il Gesù bambino lo tirano fuori dalle acque, grazie a una squadra di subacquei che fanno sembrare tutto questo normale. L’atmosfera? Oltre 8.000 lumini che illuminano il borgo, e fuochi d’artificio che esplodono sopra il mare. Se stai cercando la solita dolce notte di Natale, meglio che cambi destinazione. Tellaro è un’altra storia. 𝐌𝐚 𝐓𝐞𝐥𝐥𝐚𝐫𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐓𝐞𝐥𝐥𝐚𝐫𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐒𝐚𝐧 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐠𝐢𝐨. 23 aprile: è festa grossa qui. La chiesa a lui dedicata si aggrappa alla scogliera, come se volesse buttarsi in mare, ma è lì dal XVI secolo, testimone silenziosa delle mareggiate e delle storie che il vento porta con sé. È a lui che si affidano, e non solo per le preghiere: è il simbolo di forza e resistenza che questo villaggio trasuda. E se parliamo di storie… 𝐈𝐥 𝐩𝐨𝐥𝐩𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐧𝐝𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚. Ascoltate bene: quando i pirati saraceni, quegli invasori nordafricani, tentarono un raid notturno, a salvare Tellaro non fu un esercito, ma… un polpo gigante. Già, un polpo. Questo eroe con i tentacoli suonò le campane della chiesa di San Giorgio, destando la popolazione e spaventando a morte i pirati. Può sembrare assurdo, ma chi sei tu per discutere con la storia? 𝐏𝐨𝐢 𝐜’𝐞̀ 𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐠𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐨𝐥𝐩𝐨, 𝐨𝐯𝐯𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞. Questa non è una celebrazione della vendetta del polpo leggendario, ma un’incredibile occasione per assaporare il mare in ogni boccone. Succede la seconda domenica di agosto. Se non ti piace il polpo, sei fuori posto. E se non ti piace la confusione festosa, idem. Tellaro è uno di quei posti che ti rimane dentro, dove il mare si fonde con le storie e le leggende diventano più vere della realtà. #riccardofranchini_viaggi #riccardofranchini_liguria #riccardofranchini_tellaro