Articolo successivo 🏖️ Ecco 𝟓 𝐬𝐩𝐢𝐚𝐠𝐠𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐬𝐨𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐨𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚. Quelle dove nessuno arriva per sbaglio. Dove non c’è bar, non c’è segnale, non c’è nemmeno qualcuno che ti vende le ciambelle urlando “bomboloneeeee”. Ci arrivi a piedi, in bici, con la macchina parcheggiata nel nulla e una certa dose di rifiuto sociale nel cuore. ⸻ 𝟏. 𝐂𝐚𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐅𝐨𝐫𝐧𝐨 – 𝐃𝐨𝐯𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 Una delle spiagge più off the grid della Toscana. Sta nel mezzo del Parco della Maremma e non ci arrivi per caso: devi camminare almeno un’ora fra sentieri, animali selvatici e cartelli che ti dicono “attenzione ai cinghiali”. Quando ci arrivi, però, è come se ti fossi teletrasportato in un altro secolo. Niente bar, niente rumori. Solo mare, sabbia, una vecchia casa colonica abbandonata e il suono del vento. Non adatta ai deboli di spirito. E sì: in estate è ancora semi-deserta. Perché pochi sono disposti a sudarsela. 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐫𝐢𝐳𝐳𝐨: Cala di Forno, Parco della Maremma, accesso da Alberese (GR) 𝐌𝐨𝐨𝐝: Fine del mondo – selvaggio, contemplativo, totalmente fuori rotta ⸻ 𝟐. 𝐒𝐩𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐂𝐨𝐫𝐯𝐨 – 𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐡𝐢 𝐚𝐦𝐚 𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐟𝐞𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢 700 gradini. Te lo ripeto: settecento. Li fai in discesa, gasato, tra la macchia e la vista sul Golfo dei Poeti. Poi arrivi in fondo e ti trovi davanti una spiaggia di ciottoli neri, stretta tra scogliere verticali e acqua da cartolina. Pura meraviglia. Zero stabilimenti. Quasi nessuno d’estate, perché pochi hanno il fegato di risalire con il sole a picco. Un po’ Liguria di confine, un po’ luogo sacro per chi ha bisogno di stare solo col proprio respiro. 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐫𝐢𝐳𝐳𝐨: Montemarcello, Ameglia (SP) – ma è Toscana nel cuore 𝐌𝐨𝐨𝐝: Scalata esistenziale – estrema, silenziosa, gloriosa ⸻ 𝟑. 𝐂𝐚𝐥𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐚 – 𝐋’𝐄𝐥𝐛𝐚 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 L’isola di Pianosa non è l’Elba, ma ci sta accanto come una sorella pazza che vive da sola in una casa enorme. Si raggiunge solo con barca autorizzata, spesso tramite escursione guidata. Una volta lì, c’è questa caletta: sabbia bianca, mare trasparente, e niente altro. Un tempo c’erano i detenuti. Ora ci sono i silenzi. E il bello è che l’accesso è regolato, quindi non puoi trovare caos neanche volendo. La spiaggia è minuscola, ma ti sembra l’ombelico del mondo. 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐫𝐢𝐳𝐳𝐨: Cala Giovanna, Isola di Pianosa (LI), accesso via traghetto da Marina di Campo 𝐌𝐨𝐨𝐝: Carcere spirituale – isolata, pura, sotto controllo ⸻ 𝟒. 𝐒𝐩𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐆𝐢𝐧𝐞𝐩𝐫𝐢𝐧𝐨 – 𝐏𝐞𝐫 𝐜𝐡𝐢 𝐚𝐦𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐞𝐫𝐬𝐢 In mezzo alla costa tra Bibbona e Marina di Cecina c’è un sentiero che parte dalla pineta e finisce dove nessuno guarda: una spiaggia sterrata, sabbiosa, piena di tronchi sbiancati dal mare. Non c’è un cartello. Ci arrivi solo se hai voglia di esplorare o se ti perdi apposta. Ideale per chi vuole dormire sotto una tenda, leggere un libro senza vedere nessuno per ore, o litigare con le zanzare in santa pace. 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐫𝐢𝐳𝐳𝐨: Spiaggia del Gineprino, tra Marina di Bibbona e la Riserva Tomboli di Cecina (LI) 𝐌𝐨𝐨𝐝: Nomade solitario – semplice, rustico, misterioso ⸻ 𝟓. 𝐂𝐚𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐀𝐥𝐠𝐡𝐞 – 𝐏𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢, 𝐩𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢 All’Isola d’Elba, quasi tutti vanno a Sansone o a Fetovaia. I più pigri si fermano a Capo Bianco. Ma se da Cavo fai due passi verso nord, c’è Cala delle Alghe: un piccolo anfiteatro di sassi e mare blu scuro, spesso vuoto anche in pieno agosto. È raccolta, silenziosa, e protetta da un’energia strana. Non è per famiglie con passeggini, né per chi cerca comodità. È per chi ama tuffarsi, leggere in silenzio, e sentire il tempo che si scioglie piano come un cubetto di ghiaccio in un negroni. 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐫𝐢𝐳𝐳𝐨: Cavo, Isola d’Elba (LI) 𝐌𝐨𝐨𝐝: Micro-meditazione – discreta, raccolta, magnetica ⸻ #riccardofranchini_viaggi #riccardofranchini_spiagge #riccardofranchini_toscana #riccardofranchini_itinerari