๐Ÿฅ‚ โ€œ๐‚๐ž๐ง๐š ๐โ€™๐€๐ซ๐ญ๐ข๐ฌ๐ญ๐šโ€ ๐š๐ฅ ๐Œ๐š๐๐š๐ฆ๐ž: ๐ช๐ฎ๐š๐ง๐๐จ ๐ฅโ€™๐š๐ซ๐ญ๐ž ๐ฌ๐ข ๐ฆ๐š๐ง๐ ๐ข๐š ๐œ๐จ๐ง ๐ ๐ฅ๐ข ๐จ๐œ๐œ๐ก๐ข (๐ž ๐ง๐จ๐ง ๐ฌ๐จ๐ฅ๐จ) ๐Œ๐š๐ซ๐ข๐ง๐š ๐๐ข ๐Œ๐š๐ฌ๐ฌ๐š โ€“ Ci sono serate che si ricordano non solo per ciรฒ che si รจ assaporato, ma per quello che si รจ sentito. โ€œCena dโ€™Artistaโ€, andata in scena ieri sera al ristorante ๐Œ๐š๐๐š๐ฆ๐ž, รจ stata una di queste: unโ€™esperienza multisensoriale, dove ๐š๐ฅ๐ญ๐š ๐œ๐ฎ๐œ๐ข๐ง๐š ๐ž ๐ฉ๐ข๐ญ๐ญ๐ฎ๐ซ๐š si sono intrecciate in un racconto intenso, poetico e profondamente umano. Lโ€™evento, inserito nella rassegna โ€œLe Grandi Cene di Paspartuโ€, ha trasformato il locale guidato dallo chef ๐•๐š๐ฅ๐ข ๐‘๐šฬ†๐ณ๐ฏ๐š๐ง ๐’๐ž๐ซ๐›๐š๐ง in un teatro sensoriale, dove il gusto ha danzato con la forma, il colore e la memoria. Protagoniste della serata le opere di ๐Œ๐š๐ฎ๐ซ๐ข๐ณ๐ข๐จ ๐‘๐ข๐ฏ๐ข๐ž๐ซ๐ข , artista massese dal respiro internazionale, noto per la forza introspettiva delle sue tele. Il percorso ha preso avvio con un brindisi di benvenuto a base di ๐…๐ซ๐š๐ง๐œ๐ข๐š๐œ๐จ๐ซ๐ญ๐š โ€œ๐’๐ž๐ฆ๐ฉ๐ข๐ญ๐ž๐ซ๐ซ๐žโ€ ๐๐ž๐ข ๐๐š๐ซ๐ข๐ฌ๐žฬ€๐ข, introducendo il pubblico a un dialogo raffinato tra arte visiva e creazione gastronomica. ๐ˆ๐ฅ ๐ฆ๐ž๐ง๐ฎ ๐œ๐จ๐ฆ๐ž ๐ญ๐ซ๐š๐๐ฎ๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž ๐ฌ๐ž๐ง๐ฌ๐ข๐›๐ข๐ฅ๐ž ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐ž ๐จ๐ฉ๐ž๐ซ๐ž Serban ha scelto ๐ช๐ฎ๐š๐ญ๐ญ๐ซ๐จ ๐ช๐ฎ๐š๐๐ซ๐ข dalla serie โ€œWoods โ€“ Antologia dei Momenti Perdutiโ€, ognuno dei quali รจ diventato ispirazione viva per una portata. La cena non รจ stata solo un tributo estetico, ma un vero e proprio processo interpretativo, dove ogni piatto raccontava, con tecnica e materia, lโ€™anima del dipinto che lo aveva generato. โ€ข ๐€๐ฉ๐ž๐ซ๐ญ๐ฎ๐ซ๐š ๐’๐ž๐ง๐ฌ๐จ๐ซ๐ข๐š๐ฅ๐ž โ€“ La controfigura dellโ€™assenza: uno spiedino di tonno alla brace con lardo di Colonnata, agretti e fondo di cicale. Un piatto visivamente essenziale, ma profondamente evocativo, abbinato a un Metodo Classico Rosรฉ โ€œPerfiliโ€, capace di sostenere la struttura del piatto con grazia. โ€ข ๐๐š๐ž๐ฌ๐š๐ ๐ ๐ข๐จ ๐ˆ๐ง๐ญ๐ž๐ซ๐ข๐จ๐ซ๐ž โ€“ Kantori Ongaku: ravioli di patate cotte sotto cenere con limone, maggiorana e ricci di mare. Una portata che ha stupito per delicatezza e intensitร , come unโ€™eco marina proveniente da un luogo dellโ€™anima. Lโ€™abbinamento con il bianco โ€œBitorninoโ€ di Frascole ha siglato un matrimonio perfetto tra sapiditร  e aromaticitร . โ€ข ๐“๐ž๐ง๐ฌ๐ข๐จ๐ง๐ž ๐•๐ž๐ซ๐ญ๐ข๐œ๐š๐ฅ๐ž โ€“ LPBN: ali di razza con salsa bernese, asparagi, acciughe e briciole di pane. Un piatto strutturato, in equilibrio tra terra e mare, sostenuto da un sontuoso Riesling dโ€™Alsace di Barmรจs-Buecher. โ€ข ๐‚๐ก๐ข๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ซ๐š ๐‚๐จ๐ง๐ญ๐ž๐ฆ๐ฉ๐ฅ๐š๐ญ๐ข๐ฏ๐š โ€“ Controfigura dellโ€™ombra: bavarese al cioccolato e fava tonka, chiusa dolce ma profonda, degna conclusione di un percorso di riflessione e gusto. Il Recioto della Valpolicella di Lavarini ha completato il momento con la sua morbidezza avvolgente. ๐€๐ซ๐ญ๐ž ๐œ๐ก๐ž ๐ซ๐ž๐ฌ๐ญ๐š La mostra delle opere di Rivieri rimarrร  visibile al ๐Œ๐š๐๐š๐ฆ๐ž fino al 16 giugno, permettendo ai visitatori di immergersi nuovamente in quellโ€™universo visivo che ha ispirato la cena. Una scelta che prolunga lโ€™esperienza e rafforza il legame tra cucina e arte come linguaggi complementari. ๐”๐ง ๐ฉ๐ซ๐จ๐ ๐ž๐ญ๐ญ๐จ ๐ง๐š๐ญ๐จ ๐๐š ๐ฎ๐งโ€™๐š๐ฆ๐ข๐œ๐ข๐ณ๐ข๐š A rendere speciale lโ€™evento anche la sua genesi: non una collaborazione commerciale, ma lโ€™evoluzione naturale di un incontro sincero. Quello tra lo chef Serban e lโ€™artista Rivieri, due sensibilitร  affini che hanno trovato nello scambio creativo un terreno comune. Serban, partito dalla Romania a 16 anni e oggi cuore pulsante del Madame, ha costruito il proprio percorso con passione e coraggio. Rivieri, artista affermato, ha saputo offrire con la sua pittura un contrappunto emotivo e simbolico che ha reso ogni portata un racconto.

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