๐Ÿšถโ€โžก๏ธ ๐๐š๐ฌ๐ฌ๐ž๐ ๐ ๐ข๐š๐ซ๐ž ๐š ๐’๐š๐ง ๐†๐ข๐ฆ๐ข๐ ๐ง๐š๐ง๐จ: ๐ฅ๐š ๐Œ๐š๐ง๐ก๐š๐ญ๐ญ๐š๐ง ๐๐ž๐ฅ ๐Œ๐ž๐๐ข๐จ๐ž๐ฏ๐จ ๐œ๐จ๐ง ๐ฎ๐ง ๐ ๐ฎ๐ฌ๐ญ๐จ ๐๐ข ๐•๐ž๐ซ๐ง๐š๐œ๐œ๐ข๐š ๐ž ๐Ÿ๐จ๐ฅ๐ฅ๐ข๐š Si come sempre pioveva e mi bagnavo, ma voi avete mai visto il medioevo con il sole? Questo รจ un posto che sembra uscito da un sogno medievale girato da un regista sotto acido. Ma non รจ un set cinematografico รจ vero. Un pugno di torri che bucano il cielo toscano, come se il tempo avesse fatto una pausa caffรจ (non cโ€™era il Negroni) nel 1300 e avesse dimenticato di tornare. Qui, le pietre raccontano storie di mercanti, pellegrini e faide tra famiglie che costruivano torri come oggi si ostentano follower. Piรน alta la torre, piรน lunga lโ€™ombra sullโ€™invidia altrui. E ancora oggi, quelle tredici superstiti svettano con lโ€™orgoglio ruvido di chi ha visto passare secoli, guerre e tour guidati con lโ€™audio nelle orecchie. Ma San Gimignano non รจ solo fotogenia da cartolina. รˆ anche Vernaccia. Un bianco toscano che non ha paura di dire la sua, secco, deciso, con un retrogusto di pietra e storia. Bourdain avrebbe ordinato un bicchiere e un piatto di cinghiale senza guardare il menรน. Avrebbe camminato tra i vicoli come in un film di Sergio Leone girato con il filtro โ€œInstagram Toscanaโ€. E poi cโ€™รจ lโ€™aria. Sa di salvia, di pane caldo, di vecchie ricette e segreti raccontati sottovoce in qualche osteria fuori dal radar dei turisti. San Gimignano non si visita. Si assaggia. Si ascolta. Si lascia addosso come una buona cicatrice. ๐‚๐ฅ๐ข๐œ๐œ๐š ๐ž ๐’๐œ๐จ๐ฉ๐ซ๐ข ๐€๐ซ๐ญ๐ข๐œ๐จ๐ฅ๐ข ๐ˆ๐ง๐ž๐ซ๐ž๐ง๐ญ๐ข ๐Ÿ‘‡ #riccardofranchini_sangimignano #riccardofranchini_viaggi #riccardofrabchini_toscana

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