Articolo successivo 🎥 𝐏𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞𝐫𝐢𝐠𝐠𝐢𝐨𝐧𝐢. Monteriggioni, quel gioiello medievale che pare caduto dal cielo, è una corona di pietra adagiata sulla sommità di una collina toscana. Le sue mura maestose, costruite come un abbraccio eterno, cingono un borgo che sembra respirare il respiro dei secoli, un luogo dove il tempo si diverte a fermarsi. Con le sue quattordici torri, Monteriggioni non è solo un bastione architettonico, ma un poema inciso nella pietra. La sua cinta muraria, così perfetta, fu lodata persino dal sommo poeta Dante, che nella Divina Commedia evocò le sue torri come “giganti” immobili, guardiani dell’infinito. È impossibile non sentirsi parte di quella lirica eterna quando si passeggia per le sue strade acciottolate, strette e sinuose, dove ogni angolo sussurra storie di cavalieri, mercanti e artigiani.Il cuore pulsante del borgo è la piazza Roma, una spianata discreta ma vibrante, dove il passato si specchia nelle pietre antiche e negli sguardi curiosi dei viandanti. Qui, lo spirito della Toscana si manifesta in tutta la sua essenza: sincero, profumato di olio d’oliva e vino rosso, accogliente come il sole che scalda le colline circostanti.Monteriggioni, però, non è solo un luogo, ma una dimensione. È il frammento di un tempo che non vuole morire, un libro aperto scritto con mani pazienti e sapienti. Salendo sulle sue mura, si ammira un panorama che sembra una tavolozza rinascimentale: filari di viti, cipressi slanciati come sentinelle, e campi dorati che ondeggiano sotto il vento gentile.Eppure, Monteriggioni non si limita ad essere un museo a cielo aperto. È un crocevia di spiriti inquieti, di artisti e sognatori che trovano in questa rocca una musa immortale. Qui, il silenzio si trasforma in melodia, e l’eterno dialoga con il quotidiano. Una visita a Monteriggioni non è solo un viaggio fisico, ma una piccola odissea dell’anima, un ritorno a ciò che è autentico e puro. #riccardofranchini_viaggi. #riccardofranchini_toscana. #riccardofranchini_monteriggioni